Piano di Governo del Territorio
Il Piano di Governo del Territorio PGT è lo strumento urbanistico comunale per la gestione e il governo del territorio e delle sue componenti: paesaggio, aree verdi, urbanizzato, sistema della mobilità, socialità urbana, ecc. Il PGT si ispira ai criteri di sussidiatietà, adeguatezza,differenziazione, sostenibilità, partecipazione, collaborazione, flessibilità, compensazione ed efficienza.
Il Documento di Piano definisce il quadro generale della programmazione urbanistica anche in base a proposte pervenute da cittadini. Il documento di piano deve anche prevedere un lavoro di analisi del territorio comunale da tutti
i punti di vista, inclusi quello ambientale, paesaggistico, urbanistico,geologico, viabilistico, infrastrutturale, economico, sociale e culturale. Questo documento deve anche evidenziare eventuali beni storici o ambientali di particolare interesse. Inoltre identifica gli ambiti di trasformazioni . Il DdP ha validità quinquennale non contiene previsioni che producano effetti diretti sul regime
giuridico dei suoli.
Il Piano dei Servizi definisce le strutture pubbliche o di interesse pubblico di cui il comune necessita. Il piano dei servizi deve tenere conto della popolazione residente nel comune o che gravita in esso e di quella prevista in futuro dal documento di piano.
Dal concetto di Standard al concetto di Servizio
In materia urbanistica, “standard” è un valore minimo, considerato come livello di dotazione obbligatoria finalizzata a garantire condizioni qualitative minime agli assetti insediativi; gli standard urbanistici costituiscono dunque parametri di relazione tra una condizione da perseguire e il modo per perseguirla avvalendosi di spazi da dedicare – in superficie espressa in mq/abitante – alle attrezzature necessarie alla vita associata.
La legge 12/2005 – art. 9 prevede il “Piano dei Servizi”, strumento per l’attuazione di una concreta politica dei servizi di interesse pubblico. Il Piano dei Servizi rappresenta lo strumento di transizione dallo standard quantitativo a quello prestazionale. Il Piano dei Servizi rappresenta lo strumento di transizione dallo standard quantitativo a quello prestazionale. Esso si pone quale elemento cardine del collegamento tra le politiche di erogazione dei servizi, nei loro riflessi urbanistici, e le problematiche più generali di regolazione degli usi di città, che complessivamente interloquiscono nella determinazione della qualità della vita urbana.
Attraverso questo concetto di “standard prestazionale” si attua il passaggio da
uno standard cogente, atemporale e decontestualizzato, ad uno strumento di
qualità urbana ed ambientale, che privilegia la realizzazione del possibile, rispetto ad un’ipotesi di quadro ideale, ma sovente irrealizzato.
Il piano ha natura di patto o contratto attraverso il quale gli obiettivi vengono
sanciti come traguardi che la comunità locale, tramite la sua Amministrazione
Pubblica vuole raggiungere.
Il Piano delle Regole è lo strumento di controllo della qualità urbana e territoriale che disciplina l’intero territorio comunale, ad esclusione degli ambiti di trasformazione di espansione (individuati dal DdP e posti in esecuzione mediante piani attuativi). Serve a dare un disegno coerente della pianificazione sotto l’aspetto insediativo, tipologico e morfologico; definisce la destinazione delle aree del territorio comunale . Non ha termini di validità, ed ha effetti sul regime giuridico dei suoli.
I principi della negoziazione
L’assetto dei rapporti tra privati ed enti pubblici è indiscutibilmente cambiato in questi ultimi anni: oggi il privato cittadino si trova nella posizione di esigere partecipazione e coinvolgimento nei procedimenti che lo riguardano, potendosi attivare nell’interesse generale ma anche autonomamente e di propria iniziativa in forza del principio di sussidiarietà orizzontale sancito dalla nostra Costituzione all’art. 118. La recente Legge n.69 del 18 giugno 2009 ha riconosciuto la partecipazione quale diritto fondamentale del cittadino sancito dalla Costituzione all’art. 117, comma 2, let. M, ed elevandola a prestazione essenziale dello Stato che deve essere garantita su tutto il territorio nazionale.
L’entrata in vigore della L.R. 11 marzo 2005 n. 12, ispirata ai principi precedentemente descritti, ha portato profonde modifiche alle metodologie e alle tecniche di pianificazione urbanistica, con la radicale trasformazione dei ruoli dei vari livelli di governo del territorio, e dei soggetti attuatori.
La L.R. 12/2005 all’art. 2 comma 5 afferma che: “il governo del territorio si caratterizza per:
a) la pubblicità e la trasparenza delle attività che conducono alla formazione
degli strumenti;
b) la partecipazione diffusa dei cittadini e delle loro associazioni;
c) la possibile integrazione dei contenuti della pianificazione da parte dei privati”.
Questi tre elementi diventano condizioni essenziali per rendere praticabili le politiche pubbliche finalizzate al raggiungimento della tutela dell’ambiente, del
territorio e la promozione dello sviluppo sostenibile così come indicato dalla Comunità Europea.
Valutazione Ambientale Strategica
La Valutazione Ambientale Strategica – VAS è uno strumento urbanistico di valutazione in grado di integrare e monitorare le componenti ambientali nei piani e programmi urbanistici.
La VAS è un procedimento di analisi preventiva dell’impatto ambientale derivante dall’attuazione degli strumenti di pianificazione, al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile e proteggere l’ambiente.
La VAS è stata introdotta dalla Direttiva 2001/42/CE e recepita dalla legislazione nazionale con il Decreto Legislativo 152/2006. La Regione Lombardia ha introdotto la Valutazione ambientale dei piani con la L.R. 12/2005 – “Legge per il governo del territorio”, a cui ha fatto seguito la delibera del Consiglio regionale del 13 marzo 2007, n. VIII/351 di approvazione degli “Indirizzi Generali per la Valutazione Ambientale di piani e programmi (VAS)”.
L’attività di valutazione ambientale strategica deve perseguire i seguenti obiettivi:
- integrazione tra percorso di VAS e percorso di pianificazione, al fine di arricchire le potenzialità del piano con gli strumenti propri della valutazione;
- attenzione rivolta a sviluppare un quadro di indicazione e strumenti da utilizzare nelle fasi di attuazione e gestione del piano, per la valutazione di piani e progetti attuativi;
- la formazione del piano come occasione per rileggere obiettivi e strategie della pianificazione, per valutarne sistematicamente la compatibilità con i criteri di sostenibilità, ed introdurre integrazioni e modifiche migliorative;
La Valutazione Ambientale Strategica – VAS si configura come fondamentale strumento di supporto nel processo decisionale che caratterizza l’intero procedimento di stesura del piano. Il significato della VAS è costituito dalla sua capacità di integrare e rendere coerente il processo di pianificazione orientandolo verso la sostenibilità.
La VAS si pone come strumento utile ad effettuare scelte consapevoli e condivise sulle migliori alternative possibili per lo sviluppo della nostra città, attraverso:
- la ricognizionedegli aspetti normativi, ambientali, socio-economici e programmatori che definiscono il quadro conoscitivo del nostro territorio;
- il confronto con le autorità ambientali e i soggetti portatori d’interessi;
In Lombardia è soggetto a procedimento di VAS il Documento di piano (e varianti) mentre sono soggetti a verifica di assoggettabilità le varianti agli atti del PGT, i Piani attuativi, le Procedura Suap in variante al PGT.
La VAS, deve essere avviata contestualmente al processo di formazione del piano e deve comprendere:
- avviso di avvio del procedimento
- verifica assoggettabilità
- individuazioni dei soggetti interessati e definizione delle modalità di informazione e comunicazione
- elaborazione e redazione del Rapporto Ambientale
- messa a disposizione
- convocazione conferenza di valutazione
- formulazione parere motivato
- adozione del Piano
- pubblicazione e raccolta osservazioni
- formulazione parere ambientale motivato finale e approvazione finale
- gestione e monitoraggio
I soggetti coinvolti nel procedimento di VAS sono: il proponente, l’autorità procedente, l’autorità competente, i soggetti competenti in materia ambientale e gli enti territorialmente interessati, il pubblico e il pubblico interessato.
Il procedimento della VAS, che accompagna l’elaborazione, l’adozione e l’approvazione dei piani, poggia sulla partecipazione. La consultazione, la comunicazione l’informazione sono elementi imprescindibili della valutazione ambientale. Infatti la partecipazione si avvale della Conferenza di Valutazione, al fine di acquisire elementi informativi volti a costruire un quadro conoscitivo condiviso.
La Valutazione Ambientale Strategica VAS può essere integrata dalla Valutazione di Incidenza nel caso di presenza nell’ambito di influenza di siti di interesse comunitario SIC o zone a protezione speciale ZPS
Piano di Governo del Territorio del Comune di Casatenovo LC
Redazione del Piano di Governo del Territorio del Comune di Casatenovo. Lo studio si è occupato in particolare della redazione del Documento di Piano del Piano dei Servizi e della componente Paesaggistica Comunale
PGT pubblicato dicembre 2013
Piano di Governo Del Territorio dei Comuni Di Perego, Rovagnate e Santa Maria Hoe'. Unione dei Comuni Lombarda della Valletta LC
Redazione del Piano di Governo del Territorio dei comuni di Perego, Rovagnate e Santa Maria Hoè (LC)
I comuni costituiscono l’Unione dei Comuni Lombarda della Valletta redazione della Valutazione Ambientale Strategica e della Valutazione di Incidenza
PGT adottati nel dicembre 2013
Programma Integrato di Intervento Molino Principe Città di Giussano (Mb) con valenza di Programma di Riqualificazione Ambientale all'interno del Parco Regionale Della Valle del Lambro
Redazione Programma di Integrato di Intervanto area Molino Principe con valenza di Programma di Riqualificazione Ambientale. L’ambito di interesse riguada la Città di Giussano e il Parco Regionale della Valle del Lambro.
Incarico in corso di svolgimento.